“Questi sono roba mia”. Parola di Michele Zagaria. Che un ramo della famiglia Inquieto fosse al servizio del superboss Michele Zagaria è cosa nota. Il 7 dicembre del 2011, dopo più di 15 anni di latitanza, Capastorta fu stanato e assicurato alla Giustizia dalla Polizia e dalla tenacia del giovane pubblico ministero della DDA di Napoli Catello Maresca, proprio mentre era “ospite” in Via Mascagni a Casapesenna nella casa di Vincenzo Inquieto, il tubista, e la moglie Rosaria Massa. Vivandieri e consulenti personali assoldati dal boss. Ogni desiderio della primula rossa veniva prontamente esaudito da Inquieto e da tutta la famiglia. In cambio di protezione e soprattutto vil danaro. Soldi in cambio della dignità svenduta. Continua la lettura di Gli Inquieto, una famiglia al servizio del boss Michele Zagaria
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Tra abusivismo e lavoro nero, scoperto un bunker “freddo” usato dal killer Setola
Un bunker probabilmente usato durante la latitanza dal capo dell’ala stragista dei Casalesi Giuseppe Setola – detenuto a Milano-Opera e condannato definitivamente a otto ergastoli per 15 omicidi su un totale di 18 avvenuti nel Casertano tra il maggio e il dicembre 2008, tra cui la strage di sei immigrati africani – e’ stato scoperto dai carabinieri a Casal di Principe. Del sanguinario boss, che entro l’autunno potrebbe ricevere il nono ergastolo per l’omicidio dell’imprenditore Domenico Noviello (il pm della DDA di Napoli Alessandro Milita ha chiesto il massimo della pena nella requisitoria del giugno scorso davanti alla Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere – ndr), non sono state trovate tracce nel nascondiglio ma i militari della Compagnia di Casal di Principe guidati da Michele Centola ritengono che il covo sia stato tra quelli che il killer utilizzava nei suoi spostamenti tra l’Agro-aversano e il vicino litorale domizio. L’immobile si trova in via Fellini, a poche decine di metri da quella che era l’abitazione di Setola, separato da quest’ultima solo da un altro stabile. L’ipotesi dei Carabinieri sembra essere sostenuta dal fatto che il proprietario dell’immobile, residente a Casal di Principe, pur non avendo precedenti penali, è figlio di un soggetto coinvolto nel maxi-processo Spartacus, nel quale era imputato Setola. Il bunker, ora ‘freddo’ e gia’ scoperto nel 2008 quando fu oggetto di perquisizione ma non fu sequestrato, era nel seminterrato di uno stabile, ed e’ composto da un monolocale abusivo con bagno annesso, collegati con un’altra pertinenza dell’immobile attraverso un corridoio sotterraneo lungo circa 25 metri e largo circa 2. Continua la lettura di Tra abusivismo e lavoro nero, scoperto un bunker “freddo” usato dal killer Setola