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Il contrabbando di farmaci nelle mani del clan Bidognetti

 

In terra di mafia casalese i sodalizi criminali hanno il controllo di tutto. Intanto nell’ultimo periodo si sono camaleonticamente modificati, hanno cambiato pelle, uomini e ambiti di azione. Hanno in mano dalla gestione dei flussi economici di capitali leciti ed illeciti di “famiglia” al pizzo e prostituzione, passando per traffico di tabacchi lavorati esteri al consolidato e vetusto traffico di droga. Alla fine dello scorso mese di settembre è stato sgominato un sodalizio criminale dedito al contrabbando di farmaci da un’inchiesta coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli. Pur di fare soldi sono disposti a tutto, nessuno li ferma o quasi. Continua la lettura di Il contrabbando di farmaci nelle mani del clan Bidognetti

Antonio Iovine pentito, i carabinieri alla ricerca dell’arsenale dello stragista Setola

Antonio Iovine o’ninno parla, è un vero fiume in piena. È incessante il lavoro dei carabinieri. Nel pomeriggio di oggi sono tornati nel luogo dove il 12 gennaio del 2009 riuscì a farla franca il boss stragista Giuseppe Setola, via Vicinale Sant’Antonio a Trentola Ducenta. Alla ricera di armi e di altro indicato dai pentiti. La magistratura della Direzione Distrettuale napoletana non si ferma, si sposta da un sito riservato all’altro, o’ninno ha tanto da raccontare. I rapporti con la politica, i colletti bianchi, la zona grigia del sottobosco criminal-imprenditoriale, i patrimoni illecitamente acquisiti, il tesoro dei boss, gli arsenali del clan nella Terra di Gomorra. Antonio Iovine, Massimiliano Caterino e Attilio Pellegrino stanno vuotando il sacco riempiendo pagine su pagine di verbali. Questo è solo l’inizio, una nuova alba in una terra martoriata e stanca sta per iniziare!

Antonio Iovine è un fiume in piena, ritrovati kalasnikov e munizioni a Casal di Principe

I carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Caserta hanno rinvenuto, nel corso di una perquisizione domiciliare, armi e munizioni in un’abitazione a Casal di Principe. Il rinvenimento è avvenuto nella casa di un affiliato al clan dei Casalesi, già detenuto per reati associativi, ed è stato consentito dalle rivelazioni di Antonio Iovine, capoclan dei Casalesi che di recente ha deciso di collaborare con la giustizia. Armi e munizioni erano contenute in tubi di plastica all’interno del muro di cinta dell’abitazione. Si tratta di 4 fucili mitragliatori e un caricatore contenente 20 proiettili calibro 7,62. Il muro di cinta è stato abbattuto.

Operazione Gico-Carabinieri, in manette sei esponenti del clan dei casalesi

Sono 6 le persone arrestate questa mattina dai carabinieri del Comando provinciale di Caserta e dai militari del Gico della Guardia di Finanza di Firenze nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Dda di Napoli. Gli indagati sono gravemente indiziati a vario titolo dei reati di trasferimento fittizio di titolarità di denaro o altro bene ed estorsione, con contestuale esecuzione di decreto di sequestro preventivo di quote societarie e beni immobili, per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro. L’indagine, svolta dall’ottobre 2011 al novembre del 2013, ha consentito di ricostruire una condotta estorsiva attuata da un imprenditore del frusinate, il quale, avvalendosi della forza intimidatrice di alcuni personaggi affiliati al clan dei Casalesi, fazione Bidognetti, poneva in essere una serie di azioni tese a recuperare ingenti debiti non onorati da parte di alcune società, originarie dell’Agro Aversano e attive in territorio laziale, che gli avevano subappaltato considerevoli lavori di natura edile, tutti realizzati nel medesimo ambito territoriale. Nel corso delle indagini è stata inoltre accertata l’introduzione, sul territorio dello Stato, di un ingente numero di banconote false statunitensi pari a circa 5mila dollari, che poi venivano spacciate attraverso la mediazione di un istituto di credito sito in Caserta, risultato estraneo ai fatti. Continua la lettura di Operazione Gico-Carabinieri, in manette sei esponenti del clan dei casalesi

Intrallazzi e potere politico, il telefono bollente di Nicola Cosentino

«Ma io non faccio politica, voglio risolvere prima i miei guai giudiziari». Il telefono è bollente, squilla a qualsiasi ora del giorno e della notte, non importa se l’intestatario si chiami Nicola Cosentino ed sia agli arresti domiciliari. Amici, colleghi di partito, simpatizzanti, sindaci d’aria centrodestra lo cercano, via telefono e via sms. Tutti a rincorrere il potente Nicola, Nick o’merican, il casalese che riesce ad aprire gli scrigni più segreti, a giocare partite a più tavoli delle trattative politiche, regionali, nazionali e locali, il vero punto di riferimento per il centrodestra, dai sottosegretari ai consiglieri regionali, dai parlamentari “cosentiniani” agli editori di quotidiani online. I tabulati telefonici parlano chiaro, Nicola non rifiutava nessuno, in tempo di “guerra” bisogna rispondere a tutti, la disponibilità è il requisito per restare nell’agone per un politico di razza, per un vero pezzo da novanta come l’ex settosegretario all’Economia. Quando si tratta di dispensare consigli e dettare la linea, per suggerimenti, consigli ed orientamenti, Forza Italia (sì, no, forse), poi Forza Campania, eppoi le commissioni comunali, i comuni dei sindaci amici, le amministrazioni “da controllare”, tutti alla greppia e ai piedi dell’uomo più potente della Campania, colui che ha avuto il potere di vita o di morte politica sugli uomini del centrodestra campano, non disdegnando accordi sottobanco con interi apparati del centrosinistra bassoliniano e campano. «Lo so che stai messo in croce, però io avrei bisogno di consigli, domani ci possiamo incontrare un poco? Io ho due problemi… quello del Segretario Generale che lo devo cambiare… e poi oggi pomeriggio alle cinque ho questo incontro con questi scemi là, io comunque vado perché noi siamo Forza Italia, giusto» – parola di Tonino De Angelis, sindaco in carica di Marcianise in una delle 150 telefonate intercorse tra i due. Continua la lettura di Intrallazzi e potere politico, il telefono bollente di Nicola Cosentino