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Il contrabbando di farmaci nelle mani del clan Bidognetti

 

In terra di mafia casalese i sodalizi criminali hanno il controllo di tutto. Intanto nell’ultimo periodo si sono camaleonticamente modificati, hanno cambiato pelle, uomini e ambiti di azione. Hanno in mano dalla gestione dei flussi economici di capitali leciti ed illeciti di “famiglia” al pizzo e prostituzione, passando per traffico di tabacchi lavorati esteri al consolidato e vetusto traffico di droga. Alla fine dello scorso mese di settembre è stato sgominato un sodalizio criminale dedito al contrabbando di farmaci da un’inchiesta coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli. Pur di fare soldi sono disposti a tutto, nessuno li ferma o quasi. Continua la lettura di Il contrabbando di farmaci nelle mani del clan Bidognetti

Anche il figlio di Cicciotto Bidognetti “parla” coi magistrati antimafia

 

La mafia casalese è in crisi di identità. Qualcosa sta andando storto. Per la qualità dei “militari” ma soprattutto perché non sta facendo gli affari di un tempo. La crisi economica ha colpito anche l’esercito del Male, che ha spostato l’asse strategico-economico al centro nord del paese e all’estero. Lo dimostrano le inchieste sulla mafia casalese al nord e soprattutto nuovi pentimenti. Assestato un altro duro colpo alla struttura criminale e allo strapotere del clan dei casalesi in terra di Gomorra. Ad inizio aprile ha chiesto di parlare con i magistrati della direzione distrettuale di Napoli Raffaele Bidognetti, alias o’ Puffo, figlio del boss capo dell’ala più sanguinaria del clan Francesco Bidognetti alias cicciotto e’ mezzanotte. Continua la lettura di Anche il figlio di Cicciotto Bidognetti “parla” coi magistrati antimafia

La Santabarbara del clan Bidognetti in un garage di Castel Volturno

Nei giorni scorsi sono finiti in manette quattro affiliati responsabili di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Questa mattina la Squadra Mobile di Caserta ha sequestrato un micidiale ed efficientissimo arsenale e ha tratto in arresto il suo insospettabile custode. I poliziotti agli ordini di Alessandro Tocco, a seguito di perquisizione presso l’abitazione di Noviello Emilio, 53enne di Castel Volturno, hanno sequestrato un vero arsenale da guerra che fa temere il peggio per la prossima estate, due pistole – un revolver cal. 38 ed una semi-automatica cal. 7.65 -; un fucile d’assalto marca SIG, un mitra Skorpion cal. 7.65, un mitra HeKler & Koch cal. 9, del tipo in dotazione alle forze di polizia speciali, ed un fucile da caccia a pompa, oltre a centinaia di cartucce. Le armi erano nascoste nel garage dell’abitazione, accuratamente occultate sotto decine di pedane in legno e tra l’attrezzatura dello stabilimento balneare (lido Birbante sito in Destra Volturno) gestito dal Noviello, che annovera lievi precedenti per contrabbando di tabacchi ed invasione di terreni. L’uomo è stato arrestato per detenzione illegale di armi comuni, da guerra e clandestine. Verosimilmente le armi sono riconducibili al clan Bidognetti, storicamente egemone nel comprensorio domiziano.