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L’ombra della mafia casalese negli appalti dei rifiuti

Quando si tratta di monnezza dietro c’è sempre un sistema. Sono decenni che i magistrati delle Procure campane ci lavorano. Basta individuare la testa. Le teste. I cerberi nell’affaire rifiuti sono sempre più di uno. Sì, perchè a volte i protagonisti in campo ambientale sono tanti. Servono tante teste. Quelle di legno soprattutto tra i politici, tra gli imprenditori, tra i faccendieri. Se c’è un corrotto c’è anche sempre un corruttore. Se c’è l’appalto dei rifiuti in mezzo la maglia si allarga: il filo d’Arianna è lungo, lunghissimo in alcuni casi. Qualcuno aveva tentanto agli inizi degli anni ’90 di raccontare tutto ai pubblici ministeri che indagavano sugli affari del clan Puccinelli-Perrella del Rione Traiano. “Dottò a monnezza è oro”. I Re Mida nel frattempo sono diventati tanti. A spese dei cittadini che, molte volte incoscienti, subiscono le angherie di chi ha fiutato l’affare e che alle loro spalle procede, contratta, cambia riferimenti, illude chi si ferma a parlare. Continua la lettura di L’ombra della mafia casalese negli appalti dei rifiuti

Gli ecomafiosi nella terra di Gomorra la fanno sempre franca

Ormai nella nostra triste e martoriata terra è cosa risaputa: chi ha inquinato riesce sempre a farla franca. I fratelli Salvatore, Cuono e Giovanni Pellini sono stati per un trentennio all’apice dell’industria ecologica campana. Industriali dei crimini ambientali. Fanghi industriali da trasformare in compost la loro specialità. Un compost di veleni però. Del loro modus operandi, tra i tanti, ha raccontato tutto ai magistrati il collaboratore di Giustizia della fazione bidognettiana, il monnezzaro cesano Gaetano Vassallo: “dai Pellini ad Acerra i fanghi sono stati diluiti nell’acqua e sparsi nei campi con gli irrigatori automatici”. Continua la lettura di Gli ecomafiosi nella terra di Gomorra la fanno sempre franca

Ecomafie, per i periti la Resit è una bomba ecologica

Con la sentenza di primo grado e le maxicondanne dei presunti responsabili nel “processo Resit”, sembrava ormai una verità “accertata” quella dello scempio e disastro ambientale provocato dalla camorra casalese, in completa sinergia con imprenditori collusi e funzionari pubblici corrotti, nei comuni di Giugliano in Campania e Parete mediante lo smaltimento incontrollato e illegale in grosse discariche come la Resit di rifiuti urbani e tossici, spesso provenienti da tutta Italia, soprattutto dal centro-nord. Il presidente della quarta sezione della Corte d’Assise Appello Domenico Zeuli, su sollecitazione dei difensori degli imputati, aveva disposto nel novembre scorso una nuova perizia per schiarire le idee se siano effettivamente inquinati i suoli sottostanti alla maxi-discarica ubicata a cavallo tra le province di Caserta e Napoli, nel cuore della Terra dei Fuochi. Continua la lettura di Ecomafie, per i periti la Resit è una bomba ecologica

Terra di Lavoro devastata per volere della politica assetata di soldi

Tutto cambia perché nulla cambi. La politica si rinnova, cambiano i nomi, i partiti, gli uomini. Ma i risultati stentano ad arrivare anche e soprattutto perché cambia la banda ma la musica è sempre la stessa. Le problematiche dell’ambiente che ci circonda sono note. Decine e decine di inchieste con arresti eccellenti. I processi, nonostante parecchi fermi al palo, hanno dato i loro frutti. Molte condanne sono state confermate anche dalla Cassazione. Che la nostra terra campana sia una terra di ecomafie è accertato. Continua la lettura di Terra di Lavoro devastata per volere della politica assetata di soldi

Condannati gli inventori delle ecomafie, hanno trasformato terra di lavoro a terra di morte

Un accordo malsano tra imprenditoria del Centro/Nord Italia assetata di denaro facile e imprenditoria criminale nostrana ha messo le basi alla distruzione coatta della nostra straordinaria terra. Quella che un tempo era famosa nel mondo come Campania Felix, Terra di Lavoro, oggi è tristemente famosa per la devastazione ambientale. Un disastro che è sotto gli occhi di tutti, basta fare un giro nelle periferie delle città tra le province di Napoli e Caserta. Un disastro ambientale sancito dal processo madre alle ecomafie. Continua la lettura di Condannati gli inventori delle ecomafie, hanno trasformato terra di lavoro a terra di morte