Archivi categoria: Mafia casalese

Il sanguinario Zagaria: “all’ex sindaco Zara lo avrei ucciso a modo mio”

“Se avessi voluto uccidere Giovanni Zara lo avrei fatto con o senza Barone, e non lo avrei fatto con un incidente, ma a modo mio”. Dichiarazioni choc quelle rilasciate spontaneamente dal boss dei casalesi Michele Zagaria, collegato in video-conferenza con il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, al processo che lo vede imputato insieme con Fortunato Zagaria (sono solo omonimi, ndr), ex sindaco di Casapesenna, suo paese d’origine, per il reato di violenza privata con l’aggravante mafiosa commessa ai danni di un altro ex primo cittadino di Casapesenna, Giovanni Zara. Parole talmente gravi, che potrebbero celare un messaggio criptato verso l’esterno. Continua la lettura di Il sanguinario Zagaria: “all’ex sindaco Zara lo avrei ucciso a modo mio”

Il pm Catello Maresca: i beni confiscati, un’occasione persa per la Provincia di Caserta

Quando un Uomo delle Istituzioni fa il suo dovere è parte della storia. Perchè ha contribuito a scrivere la rinascita di una terra maledetta. Quando poi questo giovane uomo è uno che con la sua dedizione e professionalità è diventato uno dei pochi esempi da seguire, oltre alla Storia, è un uomo che entra nei cuori di chi quotidianamente, con sofferenza, tenta di andare avanti affrontando problemi endemici. Attualmente il pubblico ministero Catello Maresca è un magistrato in servizio alla Procura di Napoli e si occupa di combattere i reati nella pubblica amministrazione e di antiterrorismo. È uno che ha fatto tanto per la nostra terra. È entrato giovanissimo nella squadra alla direzione distrettuale antimafia di Napoli. Con il pool anticamorra ha contrastato per un decennio le attività criminali del clan dei casalesi. Migliaia di criminali inquisiti. Secoli e secoli di condanne per gli imputati nei processi in cui ha rappresentato la Pubblica Accusa. Un vero Uomo di Giustizia. Continua la lettura di Il pm Catello Maresca: i beni confiscati, un’occasione persa per la Provincia di Caserta

Camorra&business, quando a comandare sono gli imprenditori

Fiction a parte il fenomeno mafioso nella terra natia dei superboss che hanno dato vita al famigerato clan dei casalesi è una cosa seria. Ha determinato buna parte del mercato, ha orientato elezioni e consenso elettorale, ha costruito infrastrutture, strade e scuole. È stato, ed è ancora in parte, determinante nelle scelte di natura economica di un’imprenditoria che, muovendosi nel substrato tra il lecito e l’illecito, ha fatto affari d’oro. Una cosa è certa: la mafia casalese non uccide più nel casertano. Ciò non vuol dire che sia definitivamente sconfitta e che rappresenti “un ricordo del passato”. Anzi. Un tempo era tutto o quasi nelle loro mani. Oggi è tuttora “buono” lo stato di salute del clan, così come quello delle altre cosche presenti nel casertano. Continua la lettura di Camorra&business, quando a comandare sono gli imprenditori

Michele Zagaria e fiction nella terra abitata da diavoli

Una rondine non fa primavera, recita un vecchio adagio. Dipende dalla rondine, aggiungerei. Campania felix trasformata in un paese abitato da diavoli. Una terra fertile, rigogliosa, ricca di bellezze artistiche e naturali ridotta a brandelli. È questa oggi la terra del famigerato clan dei casalesi. Sete di potere, comando, piombo, sangue, cemento, movimento terra, appalti. Di chi è la colpa? Certamente chi aveva gli strumenti per contrastare il Male si è rivelato un dilettante, probabilmente è stato complice, chiuso nel suo sibillino silenzio. Al massimo è restato a guardare uno spettacolo macabro e ha consentito tutto questo. Con il soporifero assenso di un popolo colluso e corrotto, tranne pochissime e rare eccezioni. È normale chiedersi come sia stato possibile che un uomo resta latitante per più di quindici anni. Restando vivo e vegeto nel suo paesello di origine, controllando tutto, avendo sempre l’ultima parola. Girando indisturbato, accompagnato dai fidi uomini, con la sola paura di perdere il controllo dei suoi affari. Continua la lettura di Michele Zagaria e fiction nella terra abitata da diavoli

l’ex parlamentare regionale Angelo Brancaccio, Re dell’abusivismo edilizio

“Il comune di Orta di Atella si sviluppa su una superficie di 10,7 km quadrati ed oggi conta una popolazione di oltre 28.000 abitanti. La popolazione del comune e aumentata dall’anno 2002 ad oggi ben oltre il 100%. Infatti, da una popolazione di 13.099 residenti (dato riferito all’anno 2002) si e passati ad oltre 28.000 abitanti (dato riferito al 2014). Lo sviluppo demografico della locale popolazione ha trovato riscontri nella speculazione edilizia che il territorio ha dovuto subire nel corso degli ultimi 12 anni, atteso che la cementificazione “illegale e priva di alcun controllo” e durata per circa un decennio, arrecando gravissimi danni al territorio, all’ambiente, Continua la lettura di l’ex parlamentare regionale Angelo Brancaccio, Re dell’abusivismo edilizio