Confiscato il patrimonio milionario dell’avvocato Santonastaso

Beni mobili e immobili per 8 milioni di euro sono stati confiscati dai Carabinieri di Caserta e dagli agenti della Dia di Napoli all’avvocato Michele Santonastaso, 54 anni, ex legale del boss del clan dei casalesi, Francesco Bidognetti, alias Cicciotto ‘e mezzanotte. A Santonastaso la Polizia di Stato ha anche notificato una misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di residenza della durata di 4 anni. L’avvocato e’ stato arrestato due volte, nel settembre del 2010 e nel 2011. Nel dicembre del 2014 il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – collegio presieduto da Rosetta Stravino – ha condannato a 11 anni di reclusione l’ex avvocato del boss Bidognetti, per il reato di associazione di stampo camorristico, favoreggiamento e falsa testimonianza aggravati dall’aver agito per favorire un’associazione camorristica (articolo 7 dl 152/1991), per avere commesso una serie di reati finalizzati ad agevolare la fazione Bidognetti del clan dei casalesi, il clan Cimmino e il clan La Torre. Secondo gli investigatori ha anche fatto da collegamento tra il boss in carcere e i gregari sul territorio. La Dia gli ha confiscato quote societarie, autorimesse, ville, terreni, autovetture e 26 rapporti finanziari. I Carabinieri gli hanno invece sequestrato un locale ad uso studio a Napoli e confiscato depositi e numerosi appartamenti a Caserta.  L’avvocato Michele Santonastaso, al quale oggi sono stati confiscati beni per 8 milioni di euro, fu condannato nel novembre scorso a un anno di reclusione, con pena sospesa, per la vicenda delle minacce durante il dibattimento. Il legale lesse in aula insieme al collega Carmine D’Aniello (anch’egli in passato arrestato), un’istanza firmata dai boss Francesco Bidognetti e Antonio Iovine in cui chiedeva lo spostamento a Roma del processo per legittimo sospetto, in quanto a suo dire il collegio giudicante si sarebbe fatto influenzare dalla giornalista de “Il Mattino” Rosaria Capacchione, dall’ex pubblico ministero della DDA Raffaele Cantone e dallo scrittore Roberto Saviano.