Una cubana in cambio di appalti. Sesso e potere in terra di Gomorra

Una prostituta cubana per facilitare la ditta del clan: la avevano procurata gli uomini del clan Belforte a un ingegnere dell’ufficio di igiene urbana del Comune di Santa Maria a Vico, nel casertano, finito stamattina in manette. I reati ipotizzati sono turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio, corruzione e sfruttamento della prostituzione, aggravati dal metodo mafioso. Fra le persone arrestate, amministratori e dirigenti pubblici del Comune di Santa Maria a Vico, l’ingegnere Pio Affinita, l’assessore all’Ambiente, Savinelli Ernesto e Piscitelli Angelo, colonnello dell’Esercito Italiano in servizio a Maddaloni cognato dell’assessore Savinelli. “Tieni presente che ogni stabilimento di quello (Nicola Ferraro – nda), paga dai 2000 ai 3000 euro al mese, perchè gli conviene in quanto non fanno nessuna raccolta differenziata” parola di Angelo Grillo, imprenditore colletto bianco, ras dei rifiuti legato al clan Belforte di Marcianise. Il sistema generale era perfetto: pecunia non olet, pagare anche ai politici per evitare problemi oltre che dividere i proventi con i clan. Il sistema Grillo funzionava, l’impresa di raccolta e smaltimento rifiuti Fare L’Ambiente Spa di Ciampino lavorava a Marcianise come a Santa Maria a Vico e in molti altri comuni del casertano.

L'ingegnere Pio Affinita
L’ingegnere Pio Affinita

“Lui ha accettato un accordo con i Belforte nel quale si sente più autonomo: paga la sua tangente ed in cambio ottiene benefici, tanto da essere legittimato a protestare nel caso in cui la controprestazione non sia assicurata” – raccontano i collaboratori di giustizia e le intercettazioni nell’ordinanza firmata dal Gip di Napoli, Isabella Iaselli (il giudice che firmò la settimana scorsa il terzo arresto di Nicola Cosentino – nda). L’imprenditore in odore di camorra, Angelo Grillo offre alla camorra il “pacchetto completo”, si occupa anche dei rapporti con i politici. Li incontra al bar, a Roma, Venezia, Livorno, Caserta e anche presso il parcheggio del Big Maxi Cinema di Marcianise: Santangelo Giovanni (consigliere PDL al Comune di San Nicola la Strada) e Delli Paoli Pasquale (sindaco del comune di San Nicola la Strada) salgono a bordo della sua auto monitorata dai carabinieri di Caserta. I tre discutono degli interessi attuali del Grillo, tra cui l’appalto per la raccolta dei rifiuti a Marcianise ove “è in corso una opposizione”. Il gruppo si incontra presso il Big Maxi Cinema ove Grillo riferisce di gestire la vigilanza, le pulizie ed il parcheggio; parlano della casa a Stintino in Sardegna con 10 posti letto che Grillo ha acquistato e che mette a disposizione degli interlocutori per le vacanze. Il modus operandi. Grillo è uno dalle amicizie potenti (dal Presidente della regione Campania Stefano Caldoro, ai politici locali casertani e regionali di tutti gli schieramenti), che con gli affari ci sa fare, investimenti a Malindi, vorrebbe portare i soldi a Dubai, costruire case a Cuba, contratti per le pulizie a Venezia da 15 anni, tra Università, Finanza, Porto e Carcere. Per i politici corruttibili e viziati usa le donne, le escort sempre a disposizione quando si tratti di appalti milionari e decreti interdittivi antimafia. “A sessant’anni devi far fare anche il ricottaro” suggerisce in un’intercettazione il suo sodale e uomo di fiduzia Francesco Valente (finito in manette anche lui nel blitz del Comando provinciale di Caserta). Valdes Gonzalez Yuset, Giusy per gli amici è un architetto cubano al servizio della Grillo Dinasty: “per adesso deve “farsi a questo signore” che è una persona anziana “più morto che vivo..” Dopo uno scambio di battute scherzose, Giusy afferma che andrà a letto prima con il vecchio “così lo mette a dormire” e poi andrà con l’altro”. Giusy va a letto, in un albergo di Roma, con il dirigente del Comune di Santa Maria a Vico, il 62enne Pio Affinita, responsabile unico del procedimento per l’assegnazione della gara d’appalto di poco più di 4 milioni di euro per tre anni. Nella stessa serata Giusy la cubana “appaga” il desiderio di un altra persona che accompagna il dirigente casertano. È questo il suo ruolo, 500 euro in contanti il suo onorario di escort. Dopo aver finito, Giusy chiama il suo datore di lavoro, chiede ad Angelo “di organizzare una crociera da tre/quattro giorni perché sette sono troppi e se ne fa sette quella persona potrebbe anche morire”. Giusy è ottima per tutti, sa fare il suo mestiere.  La cubana specchio per le allodole di Angelo Grillo: “sono stato a parlare sabato con il vice Presidente della Regione e mi ha detto di avere 71 anni e che grazie a dio i soldi non gli mancano, e disse che due volte a settimana si prende il CIALIS, e che io avevo la faccia di uno che gli piace… io gli dissi quando vengo la prossima volta a portarvi le carte che mi avete chiesto per sapere cosa faccio, vi porto una sorpresa” e riferisce di aver detto alla cubana che se chiude “questa pratica” le da 250 euro”. Grillo è spietato, alla Valdes si richiede di mettere a servizio la sua “professionalità” più come persona capace di soddisfare le esigenze sessuali e di contattare amiche ugualmente disponibili, che come architetto ed invero gli unici riferimenti alla conoscenza in materia sono quelli che riguardano la progettazione di un albergo ad ore nel quale potrebbe procurare le ragazze, assecondando un progetto del Grillo che evidentemente, forte delle sue esperienze con la criminalità organizzata e con zero scrupoli, aspira ad inserirsi anche nel settore della prostituzione.