Archivi categoria: Il volto di Gomorra

Regionali in campania, la scure delle infiltrazioni mafiose

Le elezioni regionali sono alla porta. C’è tanto fermento in Città e nell’Agro. I social stanno impazzendo tra conferme, smentite e abbandoni. I ristoranti e le bettole ogni sera ospitano cene tra amici, sodali, compagni di avventure e disavventure. I partiti e movimenti civici ormai sulla scena più delle compagini old style sono in fermento. Qualche nato con la camicia cerca la riconferma, ma dipende. Dipende dalla Magistratura ma soprattutto dagli schieramenti in campo. Quello che resta del centrosinistra, del centrodestra e dei movimenti sono solo morti e feriti o ancora qualcuno che è in coma. Continua la lettura di Regionali in campania, la scure delle infiltrazioni mafiose

In gabbia il vivandiere di Michele zagaria

I mafiosi made in Casal di Principe sono attivi sul territorio più che mai. Chi vorrebbe l’Agro aversano libero, sgombro dai tentacoli della piova casalese ha ancora da attendere e chissà per quanto. “Eppur si move”. Qualcosa sotto le ceneri del focarazzo dello strapotere canceroso del Male c’è ancora e si dimena. A fatica ma c’è. Perché purtroppo i legami con le vecchie famiglie di riferimento sono indistruttibili. Non servono più i patti e i giuramenti sui santini. Pur di mantenere il controllo della propria zona di riferimento si fanno patti anche con chi si mostra fragile: la maglia è così spessa ma intricata dei loschi affari che ogni tanto si rinuncia a qualcosa, il necessario è non abbandonare o lasciare le mani dello Stato gli affari almeno quelli più grossi e redditizi. A Gomorra altro che agenzia interinale o centro per l’impiego. Continua la lettura di In gabbia il vivandiere di Michele zagaria

Cani di razza e armi da guerra le nuove frontiere del clan dei casalesi

Incessante è la lotta al crimine organizzato in Terra di Lavoro. Nonostante le numerosissime operazioni di polizia l’imperio maledetto dell’Esercito del Male continua a mietere vittime. Innocenti imprenditori alle prese con la profonda crisi economica che attanaglia Gomorra devono mettere in conto di esborsare parte degli incassi per il dazio ai tutori della “tranquillità”. Non gli scappa niente ai soldati. Non bastano droga e prostituzione, il controllo delle case da gioco e la gestione diretta o indiretta delle attività commerciali, le estorsioni restano un must della mafia made in Casal di Principe. I contorsionisti del crimine organizzato fanno sempre riferimento alle stesse famiglie che per oltre un trentennio hanno tenuto sotto scacco intere fette di economia. Continua la lettura di Cani di razza e armi da guerra le nuove frontiere del clan dei casalesi

Il contrabbando di farmaci nelle mani del clan Bidognetti

 

In terra di mafia casalese i sodalizi criminali hanno il controllo di tutto. Intanto nell’ultimo periodo si sono camaleonticamente modificati, hanno cambiato pelle, uomini e ambiti di azione. Hanno in mano dalla gestione dei flussi economici di capitali leciti ed illeciti di “famiglia” al pizzo e prostituzione, passando per traffico di tabacchi lavorati esteri al consolidato e vetusto traffico di droga. Alla fine dello scorso mese di settembre è stato sgominato un sodalizio criminale dedito al contrabbando di farmaci da un’inchiesta coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli. Pur di fare soldi sono disposti a tutto, nessuno li ferma o quasi. Continua la lettura di Il contrabbando di farmaci nelle mani del clan Bidognetti

L’Agro aversano lavatrice dei patrimoni mafiosi

 

“Se la mafia prospera nel nostro Paese è perché lo Stato non è riuscito ad imporre la sua autorità sul territorio con decisione”. A parlare non uno dei soliti convegnisti di professione antimafioso che nella nostra maledetta terra proliferano a go-go. Non un professionista antimafia aderente a qualche associazione che ha, o pensa di avere, il monopolio sulla gestione o meno di fatti e patrimonio mafioso. A pronunciare queste parole, che sembravano macigni, rivolgendosi agli intervenuti durante una sessione di lavoro di giornalismo investigativo è stato il direttore della Direzione Investigativa Antimafia, il Generale di Divisione Giuseppe Governale. Continua la lettura di L’Agro aversano lavatrice dei patrimoni mafiosi