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Condannati gli inventori delle ecomafie, hanno trasformato terra di lavoro a terra di morte

Un accordo malsano tra imprenditoria del Centro/Nord Italia assetata di denaro facile e imprenditoria criminale nostrana ha messo le basi alla distruzione coatta della nostra straordinaria terra. Quella che un tempo era famosa nel mondo come Campania Felix, Terra di Lavoro, oggi è tristemente famosa per la devastazione ambientale. Un disastro che è sotto gli occhi di tutti, basta fare un giro nelle periferie delle città tra le province di Napoli e Caserta. Un disastro ambientale sancito dal processo madre alle ecomafie. Continua la lettura di Condannati gli inventori delle ecomafie, hanno trasformato terra di lavoro a terra di morte

Quei fusti di Stato alle pendici del Vesuvio, a quando la rimozione dei veleni?

Rifiuti tossici sotterrati a un metro di profondità, in un fondo agricolo su cui si coltivavano i famosi pomodorini dop “del Piennolo” e nell’ex Cava Montone, furono scoperti nell’ottobre del 2014 nel Parco Nazionale del Vesuvio dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato. I rifiuti, circa 82 fusti contenenti materiale bituminoso e idrocarburi, furono trovati nel corso dell’operazione di scavo ‘Sangue Nero’ disposta dalla Procura della Repubblica di Napoli  a cui presero parte anche i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico. Le forze dell’ordine misero sotto sequestro l’area e la produzione per impedire che i pomodori finissero nei mercati campani anche se, come venne immediatamente sottolineato dal Consorzio di Tutela del pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop, dalle analisi eseguite dall’Istituto Zooprofilattico di Portici (Napoli), commissionate dal produttore circa un mese dopo i primi ritrovamenti, “non è risultata la presenza di sostanze inquinanti o nocive per la salute umana nè nel terreno di coltivazione, nè nelle bacche di pomodoro”. Continua la lettura di Quei fusti di Stato alle pendici del Vesuvio, a quando la rimozione dei veleni?

Il silenzio dello Stato nella Terra dei Veleni

È tempo di reagire In quella che una volta era Terra di Lavoro l’emergenza ambientale ormai è una costante quotidiana, da circa 40 anni i crimini contro la natura e l’ambiente sono in crescita fattoriale, sia per una legislazione compiacente e deficitaria, sia per un iper lassismo della popolazione. Ultima in ordine di tempo la triste vicenda dell’area dell’ex Pozzi Ginori tra Sparanise e Calvi Risorta, probabilmente la discarica sotterranea più grande d’Europa con un’estensione di circa 2,5 ettari e un volume di 2 milioni di metri cubi di rifiuti, una vera miniera di veleni: fusti deteriorati contenenti solventi, vernici e tracce di idrocarburi, plastica lavorata dalle industrie, buste con Pvc. Il terreno presenta diverse colorazioni, in particolare rosse, azzurre e grigio, un arcobaleno tossico. A questo punto c’è da chiedersi le Istituzioni, chi doveva controllare che ciò non avvenisse, dove erano. L’Agro Caleno come Casal di Principe o Parete, come Giugliano, Acerra o Villaricca rifiuti di ogni genere venivano (?) tombati sotto gli occhi di tutti e alla luce del sole. Alla fine degli anni ’80 imprenditori senza scrupoli, holding criminal-mafiose e politica corrotta hanno trattato con pezzi deviati dello Stato che il casertano e il napoletano diventassero una discarica a cielo aperto. Continua la lettura di Il silenzio dello Stato nella Terra dei Veleni